VERIFICA DELL’IMPIANTO DI MESSA A TERRA
La documentazione minima che deve essere presente in azienda
- Copia modello B o Certificato di Conformità con ricevuta di avvenuta presentazione all’INAIL (o ISPESL) e all’ARPAV;
- Il Certificato di Conformità DEVE essere completo degli allegati obbligatori;
- L’impianto di dispersione dell’impianto di terra deve essere visibile o rilevabile da una planimetria indicante la posizione e loro natura dei dispersori;
- Se l’impianto elettrico è alimentato da una fornitura maggiore di 6 Kw, deve esserci anche il progetto (relazione e schema elettrici unifilari dei quadri di potenza principali).
La verifica dell’impianto di messa a terra si divide nelle seguenti fasi:
– Controllo documentazione tecnica presente in azienda;
– Misura del valore dell’impianto di messa a terra;
– Verifica della continuità elettrica tra l’impianto di messa a terra e le masse e masse estranee, equipotenziali;
– Verifica del funzionamento dei dispositivi differenziali;
– Redazione del verbale di verifica.
VERIFICA DELLE PROTEZIONI CONTRO L E SCARICHE ATMOSFERICHE
La documentazione minima che deve essere presente in azienda:
- Copia modello A o Certificato di Conformità con ricevuta di avvenuta presentazione all’INAIL (o ISPESL) e all’ARPAV;
- Il Certificato di Conformità DEVE essere completo degli allegati obbligatori;
- L’impianto di dispersione dell’impianto di terra deve essere visibile o rilevabile da una planimetria indicante la posizione e loro natura dei dispersori;
Relazione tecnica relativa alla protezione delle strutture contro i fulmini CEI EN 62305-1/4 (classificazione CEI 81-10/1-4) a firma di un professionista iscritto all’albo professionale.
La verifica dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche si divide nelle seguenti fasi:
– Controllo documentazione tecnica presente in azienda;
– Misura del valore dell’impianto di messa a terra;
– Verifica della continuità elettrica tra l’impianto di messa a terra e le masse e masse estranee, equipotenziali;
– Controllo visivo delle giunzioni degli organi di captazione e delle giunzioni;
– Redazione del verbale di verifica.
VERIFICA DELLE INSTALLAZIONI ELETTRICHE IN LUOGHI PERICOLOSI
La documentazione minima che deve essere presente in azienda:
- Copia modello C o Certificato di Conformità con ricevuta di avvenuta presentazione all’ARPAV;
- Il Certificato di Conformità DEVE essere completo degli allegati obbligatori;
L’impianto deve avere la seguente documentazione:
- Elenco delle sostanze infiammabili;
- Classificazione;
- Sorgenti di emissioni (ubicazione-modalità-grado);
- Tipo ed estensione delle zone classificate;
- Elenco dei componenti installati;
- Planimetrie in pianta e sezioni;
- Certificati dei vari componenti atex
LE NORME DI RIFERIMENTO PRINCIPALI
- CEI EN 60079- 10- 1 (31-87) (gas, vapori, nebbie)
- GUIDA CEI 31-35 (gas, vapori, nebbie)
- GUIDA CEI 31-35/A(gas, vapori, nebbie)
- CEI EN 60079-10-2 (polveri esplosive)
- GUIDA CEI 31-56 (per polveri esplosive)
- CEI 64-2 per esplosivi
La verifica delle installazione elettriche in luoghi pericolosi si divide nelle seguenti fasi:
– Esame documentazione (sostanze infiammabili, classificazione, sorgenti di emissione )
– Esame a vista dei luoghi classificati e degli impianti installati
– Effettuazione di prove
– Redazione del verbale di verifica